Villa ai Castelli Romani

Circondata da un parco di pini marittimi, querce, castagni, agrifogli, lauri, melograni, meli cotogni, ciliegi e corbezzoli, e viali di ortensie splendidamente fiorite in primavera.

All’interno dell’area verde sono presenti due piscine – una grande (30m x 10m) e una più piccola (15m x 7m), una zona attrezzata per il barbecue, due campi da tennis e uno di pallavolo.

Nei dipinti dell’attuale biblioteca, negli angoli, si trovano gli stemmi delle due famiglie Orsini e Torlonia.

Su quello degli Orsini sono presenti la rosa e l’anguilla, simboli della famiglia Orsini, in quello dei Torlonia due comete d’oro ondeggianti con una fascia contenente rose che attraversa tutto lo scudo.
Di quel periodo, si possono osservare anche finte architetture dipinte in affresco, in una sala del piano terra e nella chiostrina coperta.

I lavori di ristrutturazione terminarono nel 1834, con la disposizione attuale dell’androne, che prima era l’aia di pertinenza del casino.

Lo scalone monumentale di accesso al piano superiore e la rimessa attigua trasformata in salone, l’attuale sala della musica.
Questa trasformazione ben si evince dai catasti Gregoriani del 1819 e del 1890, dove nel primo si vedono gli edifici separati dall’aia adiacente ad essi mentre, nel secondo, già compare la villa nel suo impianto definitivo.

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